venerdì 27 novembre 2009

Picasso e Paolo Uccello



“…E’ nella costruzione geometrica, scandita, in questo gioco di campiture , piatte come in una mappa catastale, e rigorosamente bilanciate nello specchio della cornice, quasi con l’archipenzolo, è in questa euritmia ridotta ad una simmetria arida che occorre vedere tanto l’affievolirsi, come in un’eco lontana, di Picasso, quanto il primo e difficile assorbimento dal nostro primo Quattrocento: lo spazio geometrico di Paolo Uccello ridotto alla forma della più elementare geometria, la geometria piana, ma in quella perfettamente concluso: e i volumi proposti e i colori dosati in stretta gerarchia…”
Cammino di Morandi, 1939/41

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