domenica 6 dicembre 2009


Scrive Cesare Brandi che il 1924 è "uno dei momenti più alti di tutta la pittura di Morandi. E' un momento di raggiunta concordia, di convenienza col mondo".


E i Fiori donati nel 1984 dalle sorelle Morandi al Comune di Bologna sembrano proprio appartenere a questa stagione felice dell'arte morandiana: la forma cilindrica del vaso è nitida e tersa, ancora legata alla poetica dei "Valori plastici"; le corolle sono quelle dei fiori di campo appena colti e fermati nell'immediatezza di una goccia di rugiada, come accarezzati da una brezza leggera che ne sfoglia i petali vellutati; ma è soprattutto la Luce, aurorale, liquida, dorata come miele, a testimoniare della magia dell'ora, a creare una sorta di pulviscolo di sole che funge da filtro della memoria, a dar corpo a quella "architettura di un istante" che Jean-Michel Folon coglie con acuta sensibilità nei fiori di Morandi (Parigi, 1985).

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